miércoles, 19 de agosto de 2009

En Italia hay un gran frente contra el golpe de Estado

From: Paso Del Burro

in ritardo pero cisiamo,

“La situazione in Honduras sta precipitando. Gli squadroni della morte sono in azione”. E’ quanto denuncia un appello in difesa della democrazia honduregna, a pochi giorni dal golpe che ha destituito il presidente in carica Manuel Zelaya. All’appello hanno aderito, tra gli altri, Bianca Bracci Torsi, Domenico Losurdo, Jacopo Venier.

“Siamo in una situazione peggiore di quella vissuta negli anni ‘80, quando i militari, che fanno parte del Governo golpista, fecero sparire un grande numero di honduregni”, ha detto Hugo Maldonado, presidente del Comitato dei diritti umani a san Pedro Sula, denunciando che, attorno alla sua casa e a quella di altri dirigenti, girano pericolosi individui armati. Stessa denuncia da parte di P.T., una cooperante europea che teme nel rivelare il suo nome, e che era presente alla grande manifestazione in attesa del Presidente legittimo Manuel Zelaya. L'aereo con Mel Zelaya e con il presidente dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, non ha potuto atterrare perché i golpisti hanno messo camion militari sulla pista e per la minaccia di essere abbattuto. Dopo aver sorvolato l'aeroporto, ha dovuto dirigersi fuori dal Paese. P.T., che è in clandestinità e cambia casa ogni due giorni per motivi di sicurezza, ha visto ammazzare sotto i suoi occhi il diciannovenne che manifestava con altri in un corteo allegro e pacifico. Ieri sera, attraverso la rete giungevano richieste di aiuto internazionale, come quella di Juan Ramon, che era all'aeroporto e invocava l'invio delle Forze Onu. Anche Rigoberta Menchù, Nobel per la pace, è seriamente preoccupata soprattutto per chi si occupa di diritti umani che sta raccogliendo testimonianze sulle illegalità, le minacce, le intimidazioni e le vessazioni perpetrate dai golpisti. Questi volontari “sono i più indifesi, perché non hanno un luogo dove proteggersi, neppure in Chiesa”, ha dichiarato. E' più che mai necessaria un’attenzione politica e mediatica internazionale per evitare che l'Honduras diventi quel Cile o quell’Argentina che oggi ricordiamo con orrore.

“Tutte le forze progressiste dell’America Latina – prosegue l’appello - hanno denunciato il colpo di stato come un atto della destra reazionaria, che mira alla soppressione della libertà del popolo honduregno di potersi esprimere nelle urne elettorali per l´approvazione di una nuova Costituzione e di continuare con l´esperienza democratica iniziata con l´elezione del Presidente Zelaya.

Di fronte al vergognoso comportamento delle televisioni pubbliche che in questi giorni hanno tessuto le lodi del neodittatore Micheletti, invitiamo radio, tivù, giornali e siti internet a dare la massima visibilità a quanto accade in Honduras a causa del comportamento criminale dell'esercito golpista.

Invitiamo tutte le personalità e le forze democratiche ad aderire e diffondere il presente appello”.

Per adesioni: appellohonduras@libero.it

Primi firmatari
Fabio Amato, responsabile Dipartimento Esteri Prc
Ennio Antonini, presidenza Centro Gramsci
Giuseppe Aragno, storico
Bianca Bracci Torsi, responsabile Dipartimento Antifascismo Prc
Alberto Burgio, docente di Storia della Filosofia Università di Bologna
Pietro Calabrese, pittore, architetto
Sergio Cararo, direttore di Contropiano
Giuseppe Casarrubea, storico
Vittorio Delfino Pesce, antropologo, docente dell’Università di Bari
Manlio Dinucci, giornalista
Ada Donno, giornalista, presidente AWMR (Donne della Regione Mediterranea)
Milena Fiore, Partito dei Comunisti Italiani
Veniero Gaggio, anticonsumista residente in El Salvador
Haidi Gaggio Giuliani, Partito della Rifondazione comunista
Mario Geymonat, latinista, docente dell’Università Ca' Foscari Venezia
Andrea Genovali, vice responsabile esteri PdCI
Vladimiro Giacchè, economista
Michele Giorgio, giornalista de Il Manifesto
Dino Greco, direttore di Liberazione
Diana Höbel, attrice
Alexander Höbel, storico
Angela Lano, direttore dell'agenzia stampa Infopal.it
Guido Liguori, International Gramsci Society Italia
Domenico Losurdo, filosofo e docente dell’Università di Urbino
Enrico Maria Massucci, storico
Francesco Maringiò, Responsabile Dipartimento Solidarietà Internazionale Prc
Sergio Marinoni, presidente dell'Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba
Maurizio Musolino, scrittore, giornalista de La Rinascita della Sinistra
Alfio Nicotra, giornalista, responsabile Dipartimento Pace e movimenti Prc
Maurizio Nocera, scrittore, presidente ANPI di Lecce
Simone Oggionni, direzione nazionale Prc, direttore www.esserecomunisti.it
Grazia Paoletti, giornalista pubblicista, economista, docente universitaria, SPI CGIL
Nico Perrone, storico, docente Università di Bari
Vito Francesco Polcaro, INAF (Istituto Nazionale di Astrofisica)
Giorgio Salamanna, partigiano, presidente dell’ANPI di Bari
Marco Santopadre, direttore di Radio Città Aperta
Loredana Savino, cantante
Sergio Sozzi, architetto
Bruno Steri, direttore di Essere Comunisti
Dario Venegoni, giornalista, presidente dell'ANED (Associazione nazionale ex deportati politici nei campi nazisti) di Milano
Jacopo Venier, segreteria nazionale PdCI, direttore di Pdci Tv
Marilisa Verti, direttrice di El Moncada
Giuseppe Zambon, editore
Associazione Punto Critico

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